Frequently asked questions

Trova le risposte alle domande più comuni sulla piattaforma PROPRYA e sul processo di vendita o affitto del tuo immobile.

PROPRYA

Scegliere PROPRYA invece di un'agenzia immobiliare tradizionale significa vendere o affittare casa in autonomia, con lo stesso supporto, con tutti i vantaggi della tecnologia e senza alcuna commissione per il proprietario.

A differenza delle agenzie, con PROPRYA:

  • Zero commissioni e zero costi nascosti: se sei il proprietario, non paghi nessuna commissione.
  • Puoi scegliere tra 3 piani: dal quello gratuito a quelli con servizi aggiuntivi.
  • Massimo controllo: gestisci la vendita o l'affitto come preferisci, senza intermediari.
  • Nessuna pressione commerciale: non riceverai chiamate o visite indesiderate. Sei tu a decidere, in totale libertà e trasparenza.

Con PROPRYA hai tutti gli strumenti per concludere la tua trattativa in modo efficace con la sicurezza di avere sempre un supporto a disposizione.

Con PROPRYA hai il pieno controllo della vendita o dell'affitto del tuo immobile, ma con un grande vantaggio: non sei mai solo.

A differenza del fai-da-te tradizionale, con PROPRYA puoi contare su un supporto dedicato che ti guida in ogni fase del processo:

  • Ti aiutiamo a definire il miglior prezzo per il tuo immobile.
  • Hai la libertà di scegliere se fare tutto gratis o acquistare solo i servizi che preferisci.
  • Ti indichiamo la documentazione necessaria per una vendita o locazione sicura.
  • Ti assistiamo passo dopo passo, dalla pubblicazione dell'annuncio fino alla firma del contratto.
  • Ti consigliamo un notaio per garantire una transazione senza imprevisti.

PROPRYA ti offre un'alternativa semplice, smart e efficace per vendere o affittare casa in autonomia, con la sicurezza di avere sempre un esperto al tuo fianco.

A differenza di un'agenzia immobiliare tradizionale, PROPRYA è una piattaforma digitale che permette ai proprietari di vendere o affittare il proprio immobile in autonomia, senza intermediari e senza commissioni. Operando esclusivamente online, riduciamo i costi operativi e possiamo offrire ai proprietari un servizio gratuito, senza spese nascoste.

I proprietari possono scegliere tra un piano completamente gratuito e opzioni a pagamento con servizi extra per aumentare la visibilità dell'annuncio e semplificare il processo di vendita o locazione.

Oltre a ciò, PROPRYA applica delle commissioni a carico di acquirenti e affittuari, che sono significativamente più convenienti rispetto a quelle di un'agenzia immobiliare tradizionale.

No, con PROPRYA non ci sono costi nascosti. Il piano base è completamente gratuito: puoi vendere o affittare la tua casa senza alcuna spesa.

Se desideri servizi extra per valorizzare il tuo annuncio o semplificare la gestione della trattativa, puoi scegliere uno dei nostri piani a pagamento, sempre facoltativi e con prezzi chiari e trasparenti. Nessuna sorpresa, nessun obbligo: con PROPRYA hai il pieno controllo della tua transazione.

Una volta inseriti i dati dell'immobile, caricate le fotografie e la planimetria, il nostro sistema genera automaticamente il tuo annuncio. Se lo desideri, possiamo anche migliorare la qualità delle immagini e creare una descrizione efficace per rendere la tua offerta ancora più attrattiva (piano a pagamento).

L'annuncio verrà poi pubblicato sul portale immobiliare più adatto, in base alle caratteristiche e alla geolocalizzazione della tua casa, per garantirti la massima visibilità e aumentare le possibilità di vendita o affitto.

Il servizio di PROPRYA è completamente gratuito per i proprietari, perché il nostro modello di business si basa sulle commissioni pagate dagli acquirenti o dagli affittuari.

Se un proprietario decide di accordarsi privatamente con l'acquirente o l'affittuario per escludere PROPRYA dalla trattativa e aggirare il pagamento delle commissioni, sta violando i termini e le condizioni della piattaforma. In questo caso, sarà tenuto a versare una penale pari all'importo della commissione dovuta dall'acquirente o dall'affittuario, oltre alle eventuali spese legali. Inoltre, non potrà più utilizzare il servizio in futuro.

Scegliere PROPRYA significa avere un servizio professionale, trasparente e conveniente. Cercare di aggirare le regole, invece, può trasformarsi in un costo imprevisto e in una perdita di opportunità. Conviene? Decisamente no.

I documenti

Per la vendita di un'immobile è necessario disporre di carta d'identità e codice fiscale, titolo di provenienza (Atto di Compravendita, Successione, ecc), della visura e della planimetria catastali, dei titoli edilizi che attestino la regolarità urbanistica del bene, certificato di agibilità e dell'attestato di prestazione energetica (A.P.E.).

Per il proprietario servono:

  • Documento d'identità e codice fiscale
  • Attestato di prestazione energetica (A.P.E.)
  • Visura e planimetria catastali
  • Certificato di agibilità
  • Atto di provenienza (rogito)
  • Regolamento condominiale (se in condominio)

Per l'inquilino servono:

  • Carta d'identità e codice fiscale
  • Documenti reddituali che attestino la sua stabilità economica:
    • Lavoratore dipendente: busta paga o Certificazione Unica
    • Lavoratore autonomo: Modello Unico

Nelle garanzie patrimoniali appena citate possono rientrare anche un'attestazione della banca oppure una fideiussione prestata da un parente del locatario o, in mancanza di reddito sufficiente, un terza persona con funzione di garante.

La funzione di questo attestato, o certificato, è quello di informare circa la prestazione energetica ed il grado di efficienza energetica di un intero edificio o di un immobile, nello specifico. Questo attestato deve possederlo chiunque voglia vendere un immobile, in quanto senza di esso il notaio non può procedere alla stipula; anche chi vuole affittare un immobile deve possedere l'attestato in quanto i dati devono essere inseriti all'interno del contratto di locazione, oltre a darne copia all'inquilino.

La durata è di 10 anni e viene rilasciato da un singolo tecnico qualificato, uno studio associato, una ESCO – acronimo per Energy Service Company – o qualsiasi funzionario abilitato a redigere l'attestato dopo aver effettuato, per obbligo di legge, almeno un sopralluogo nell'immobile oggetto della valutazione.

Le visite

Una volta che il proprietario ha comunicato alla piattaforma i giorni e gli orari disponibili per le visite, questi verranno a loro volta comunicati alle persone che hanno visto l'annuncio e che sono interessate ad fissare una visita. La piattaforma provvederà a fornire, sia ai proprietari che ai potenziali acquirenti/affittuari, tutte le indicazioni necessarie ad effettuare la visita.

No. Il proprietario può scegliere secondo le sue disponibilità se presenziare in persona durante una visita al suo appartamento, o può scegliere di delegare una persona di sua fiducia. Prima di fissare una visita la proprietà dovrà comunicare alla piattaforma il nome di chi presenzierà all'appuntamento. Così come al proprietario verrà comunicato dalla piattaforma il nome di chi si presenterà alla visita.

Se alla visita non si presenta nessuno il proprietario è tenuto ad informare immediatamente la piattaforma. Se in seguito ad una ragionevole motivazione, il proprietario acconsentirà a concedere un secondo appuntamento, la piattaforma organizzerà una seconda visita.

Se si presenta una persona diversa da quella indicata in fase di organizzazione dell'appuntamento, il proprietario è tenuto ad informare immediatamente la piattaforma. Nel caso in cui la persona che si è presentata alla visita non dovesse dimostrasi interessata all'acquisto o alla locazione dell'immobile (es. una agenzia immobiliare che si finge cliente per cercare di accaparrarsi l'immobile da vendere o da affittare), la piattaforma provvederà immediatamente al blocco di quella persona impedendogli di utilizzare il servizio in futuro.

Immediatamente dopo la visita la piattaforma contatterà la persona interessata all'acquisto o all'affitto e gli chiederà un resoconto. Se l'immobile è piaciuto, si procederà o con una ulteriore visita, se necessaria, o con la compilazione, tramite la piattaforma, di una proposta di acquisto o di locazione da sottoporre al proprietario dell'immobile.

La vendita

Immediatamente dopo l'accordo sui termini della compravendita, PROPRYA:

  • In caso di piano gratuito, comunicherà al venditore i dati del Notaio scelto dall'acquirente e fornirà le informazioni necessarie alla stipula e alla registrazione del preliminare di compravendita.
  • In caso di piano a pagamento, provvederà, oltre che a comunicare i dati del Notaio, anche alla preparazione del preliminare di compravendita e alla registrazione dello stesso.

In tutti i casi, PROPRYA assisterà le parti, fino alla stipula del rogito notarile.

In Italia, nelle compravendite tra privati, se l'immobile è stato posseduto per più di cinque anni e se è stato la residenza del proprietario per la maggior parte del tempo, non si paga niente, la tassazione per la compravendita di un bene immobile è a carico dell'acquirente.

Tra privati, l'imposta di registro viene calcolata sul valore catastale dell'immobile. Nelle compravendite con agevolazioni "prima casa" l'aliquota è del 2% mentre nelle compravendite senza agevolazione "prima casa" l'aliquota è del 9%. In entrambe i casi non può essere inferiore a 1000 euro. Le imposte ipotecaria e catastale sono ognuna di 50 euro.

I requisiti necessari per fruire, a pena di decadenza, delle agevolazioni prima casa, riguardano:

  1. La natura dell'immobile acquistato: le agevolazioni interessano solo i trasferimenti di case di abitazione "non di lusso".
  2. L'ubicazione dell'immobile acquistato: l'immobile deve essere ubicato nel comune in cui l'acquirente ha la propria residenza o in cui intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula, o nel comune in cui ha sede o svolge l'attività il datore di lavoro da cui dipende l'acquirente che si sia trasferito all'estero per ragioni di lavoro; per i cittadini residenti all'estero (iscritti all'AIRE) deve trattarsi di prima casa posseduta sul territorio italiano.
  3. Le dichiarazioni che l'acquirente deve fare: nell'atto di compravendita l'acquirente deve dichiarare:
    • di non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
    • di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa;
    • di impegnarsi a stabilire la residenza entro 18 mesi nel Comune dove è situato l'immobile oggetto dell'acquisto, qualora già non vi risieda.

Sì. Non succede nulla se si ri-acquista una nuova abitazione principale, entro 12 mesi dall'atto di vendita. Se invece non si ha intenzione di riacquistare, si perdono le agevolazioni e in più si dovrà pagare una sanzione pari al 30% delle imposte di registro, ipotecaria e catastale dovute all'epoca ma non versate.

E' possibile usufruire nuovamente di tali agevolazioni dopo averne già goduto in passato allorché il compratore si trovi, nel momento in cui venga effettuato l'acquisto, nelle predette condizioni.

Passati i 5 anni, si è liberi di vendere senza alcun vincolo.

L'affitto

Una volta trovato un accordo sui termini di una locazione, PROPRYA:

  • Con il piano gratuito, fornirà le indicazioni necessarie su come preparare il contratto di locazione e su come registrarlo.
  • Con il piano a pagamento, provvederà sia alla preparazione del contratto di locazione che alla sua registrazione.

In Italia esistono quattro tipi di contratti di locazione (disciplinati secondo la Legge 431/1998) per uso residenziale:

  1. Contratto di locazione "a canone libero" con una durata prevista di 4 anni + 4 anni di rinnovo automatico. Il canone è liberamente deciso dalle parti.
  2. Contratto di locazione "a canone concordato" durata prevista 3 anni + 2 rinnovo automatico. La tassa deve essere compresa tra un minimo e un massimo deciso dalle organizzazioni competenti.
  3. Contratto di locazione "per studenti" durata prevista da 6 mesi a 3 anni. Il canone minimo e massimo è determinato dal Contratto territoriale.
  4. Contratto di locazione "ad uso transitorio" durata prevista da un minimo di 30 giorni ad un massima di 18 mesi. Non è previsto alcun rinnovo. Il canone è libero nei comuni con più di 10.000 abitanti e nei comuni più piccoli è deciso dalle associazioni competenti.

Sì, tramite un contratto ad uso transitorio (da 1 a 18 mesi), ma attenzione è la sussistenza di esigenze particolari in capo al locatore o al locatario. Tali esigenze devono essere comprovate da documentazione e allegate al contratto di locazione. La mancanza della documentazione come prova della transitorietà ovvero nel caso vengano meno le esigenze di transitorietà, la legge stabilisce che il contratto sia ricondotto alla durata prevista dall'art. 2 c. 1 della legge 431/98 e cioè quattro anni con successivo rinnovo, fatte salve le eccezioni di legge. Il contratto di locazione transitorio non si rinnova mai.

Il reddito che proviene dal canone dell'immobile affittato confluisce nel totale dei redditi percepiti che rappresentano l'imponibile Irpef su cui viene calcolata l'imposta da pagare.

L'Irpef varia a seconda dell'ammontare del reddito complessivo e, di conseguenza, l'aliquota per calcolare le tasse sull'affitto saranno tanto più alte quanto più alto sarà il reddito imponibile.

Il sistema contributivo italiano prevede 5 scaglioni di reddito:

  1. Redditi fino a 15.000€ annui, aliquota del 23%
  2. Redditi tra 15.000€ e 28.000€ annui, aliquota del 25%
  3. Redditi tra 28.000€ e 55.000€ annui, aliquota del 38%
  4. Redditi tra 55.000€ e 75.000€ annui, aliquota del 41%
  5. Redditi oltre 75.000€ annui, aliquota del 43%

La cedolare secca invece, se scelta dal contribuente, sostituisce l'IRPEF e ha una aliquota fissa del 21%

I contratti

Il contratto preliminare, in gergo chiamato anche compromesso, è l'accordo con il quale le parti si obbligano reciprocamente alla stipula di un successivo contratto definitivo (atto di compravendita), indicandone subito gli aspetti essenziali.

Sì. Il contratto preliminare di compravendita deve essere registrato entro 30 giorni dalla sottoscrizione (fino all'entrata in vigore del decreto legge n. 73/2022, articolo 14, il termine era di 20 giorni dalla sottoscrizione).

Generalmente le spese di registrazione del preliminare di compravendita sono a carico dell'acquirente e in Italia sono le seguenti:

  • L'imposta di registro di 200 euro, indipendentemente dal prezzo della compravendita
  • L'imposta di bollo, nella misura di 16 euro ogni 4 facciate e comunque ogni 100 righe (se il contratto è formato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata l'imposta di bollo è invece di 155 euro).

Quando il preliminare prevede un pagamento, è dovuta, inoltre, l'imposta di registro proporzionale pari:

  • Allo 0,50% delle somme previste a titolo di caparra confirmatoria
  • Al 3% delle somme previste a titolo di acconto sul prezzo di vendita

Rappresenta una somma di denaro o altre cose fungibili, che una parte dà all'altra al momento della conclusione del contratto per confermare l'impegno assunto contrattualmente (art. 1385 c.c.). Più precisamente, il promissario acquirente versa una somma a titolo di caparra confirmatoria, al venditore e non all'Agenzia, a fronte dell'impegno di acquistare in futuro l'immobile.

Se la parte (solitamente l'acquirente) che ha versato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, trattenendo la caparra.

Se inadempiente è invece la parte che l'ha ricevuta (solitamente il venditore), l'altra può recedere dal contratto ed può esigere il doppio (artt. 1366 e 1641).

È un documento sottoscritto dalle parti (proprietario e inquilino), che regolamenta la "Locazione" (detta anche affitto) col quale una parte si obbliga a far godere ad un'altra una cosa mobile o immobile, per un dato periodo di tempo, a fronte un determinato corrispettivo" (art. 1571 c.c.).

Sì è obbligatorio, salvo per i contratti con durata massima 30 giorni. La registrazione va effettuata entro 30 giorni dalla stipula del contratto (art.17 D.P.R. 131/86).

In Italia i costi di registrazione del contratto di affitto variano a seconda del tipo di contratto:

  1. Regime Ordinario e Transitorio. In questo caso, devi pagare sia l'imposta di registro che l'imposta di bollo.
    • L'imposta di registro è calcolata in base al tipo di immobile e corrisponde generalmente al 2% del canone annuo. Tuttavia, il valore minimo è di 67 euro. Questa imposta è obbligatoria per registrare il contratto di affitto a regime ordinario.
    • L'imposta di bollo è calcolata in base alla lunghezza del contratto e al numero di copie. Solitamente, si paga 16 euro ogni 100 righe per ogni copia.
  2. Cedolare Secca. Questo regime esenta le parti dal pagamento dell'imposta di bollo e dell'imposta di registro. Tuttavia, il reddito prodotto dalla locazione non è rilevante ai fini dell'Irpef e non consente agevolazioni fiscali.

Generalmente le spese di registrazione del contratto di locazione, se previste, si dividono equamente tra proprietario e inquilino nella misura del 50% ciascuno.

La tassazione

In Italia, nelle compravendite tra privati, se l'immobile è stato posseduto per più di cinque anni e se è stato la residenza del proprietario per la maggior parte del tempo, non si paga niente, la tassazione per la compravendita di un bene immobile è a carico dell'acquirente.

Tra privati, l'imposta di registro viene calcolata sul valore catastale dell'immobile. Nelle compravendite con agevolazioni "prima casa" l'aliquota è del 2% mentre nelle compravendite senza agevolazione "prima casa" l'aliquota è del 9%. In entrambe i casi non può essere inferiore a 1000 euro. Le imposte ipotecaria e catastale sono ognuna di 50 euro.

Sì. Il contratto preliminare di compravendita deve essere registrato entro 30 giorni dalla sottoscrizione (fino all'entrata in vigore del decreto legge n. 73/2022, articolo 14, il termine era di 20 giorni dalla sottoscrizione).

Generalmente le spese di registrazione del preliminare di compravendita sono a carico dell'acquirente e in Italia sono le seguenti:

  • L'imposta di registro di 200 euro, indipendentemente dal prezzo della compravendita
  • L'imposta di bollo, nella misura di 16 euro ogni 4 facciate e comunque ogni 100 righe (se il contratto è formato per atto pubblico o per scrittura privata autenticata l'imposta di bollo è invece di 155 euro).

Quando il preliminare prevede un pagamento, è dovuta, inoltre, l'imposta di registro proporzionale pari:

  • Allo 0,50% delle somme previste a titolo di caparra confirmatoria
  • Al 3% delle somme previste a titolo di acconto sul prezzo di vendita

Sì è obbligatorio, salvo per i contratti con durata massima 30 giorni. La registrazione va effettuata entro 30 giorni dalla stipula del contratto (art.17 D.P.R. 131/86).

In Italia i costi di registrazione del contratto di affitto variano a seconda del tipo di contratto:

  1. Regime Ordinario e Transitorio. In questo caso, devi pagare sia l'imposta di registro che l'imposta di bollo.
    • L'imposta di registro è calcolata in base al tipo di immobile e corrisponde generalmente al 2% del canone annuo. Tuttavia, il valore minimo è di 67 euro. Questa imposta è obbligatoria per registrare il contratto di affitto a regime ordinario.
    • L'imposta di bollo è calcolata in base alla lunghezza del contratto e al numero di copie. Solitamente, si paga 16 euro ogni 100 righe per ogni copia.
  2. Cedolare Secca. Questo regime esenta le parti dal pagamento dell'imposta di bollo e dell'imposta di registro. Tuttavia, il reddito prodotto dalla locazione non è rilevante ai fini dell'Irpef e non consente agevolazioni fiscali.

Generalmente le spese di registrazione del contratto di locazione, se previste, si dividono equamente tra proprietario e inquilino nella misura del 50% ciascuno.

Il reddito che proviene dal canone dell'immobile affittato confluisce nel totale dei redditi percepiti che rappresentano l'imponibile Irpef su cui viene calcolata l'imposta da pagare.

L'Irpef varia a seconda dell'ammontare del reddito complessivo e, di conseguenza, l'aliquota per calcolare le tasse sull'affitto saranno tanto più alte quanto più alto sarà il reddito imponibile.

Il sistema contributivo italiano prevede 5 scaglioni di reddito:

  1. Redditi fino a 15.000€ annui, aliquota del 23%
  2. Redditi tra 15.000€ e 28.000€ annui, aliquota del 25%
  3. Redditi tra 28.000€ e 55.000€ annui, aliquota del 38%
  4. Redditi tra 55.000€ e 75.000€ annui, aliquota del 41%
  5. Redditi oltre 75.000€ annui, aliquota del 43%

La cedolare secca invece, se scelta dal contribuente, sostituisce l'IRPEF e ha una aliquota fissa del 21%

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